Glossario dei Rimedi di
Origine Vegetale
ABETE (ABIES
ALBA MILL) DELLE AIIETACEE
Pianta presente nelle zone montane sub-alpine.
Parti utilizzate: aghi, resina fresca, gomma, raccolte in primavera.
Costituenti: oli essenziali, trementina e provitamina A.
Proprietà curative: antiscorbutico, antisettico, antispasmodico,
diuretico, espettorante revulsivo, sudorifero.
ACACIA
(SUCCO) DELLE MIMOSACEE
Il succo era utilizzato come antifecondativo dal momento che produceva
acido lattico, dannoso per la vita degli spermatozoi. Era usata anche come
antisettico, astringente e nella cura delle piaghe.
ACETO
DI VINO
Liquido di odore aromatico, che si ottiene dal vino per trasformazione
chimica dell'alcool in acido acetico nella proporzione del 3- 6%. Era
ritenuto un antisettico e veniva usato anche nella cura degli svenimenti.
Gli antichi utilizzavano gli aceti medicinali, tra cui tra l'aceto
ammoniacale di Boerhaave, l'aceto antisettico, l'aceto marziale, l'aceto
canforato.
ACHILLEA MILLEFOGLIE (ACHILLEA MILLEFOLIUM L) DELLE COMPOSITE
Cresce spontanea nei viottoli, lungo le ferrovie. Parti utilizzate:
sommità fiorite, foglie, semi. Costituenti: oli essenziali, resina,
tannino alcaloide, glucosidi, acidi inorganici.
Proprietà curative: antisettica, antispasmodica, astringente, carminativa,
cicatrizzante, diuretica, emmenagoga, emostatica, tonica e vulneraria.
ACONITO
(ACONITUM NAPELLUS) DELLE RANUNCOLACEE
Gli antichi, pur non avendo a disposizione gli attuali strumenti di
indagine chimico-farmacologica, avevano intuito la tossicità dell'Aconito.
Dalle radici e foglie della pianta si estrae un potente veleno, l' 'aconitina',
il cui effetto è anestetico e paralizzante; questa pianta è tra le specie
più velenose della nostra flora.
ACQUA
LANFA O ACQUA NANFA
(ACQUA DISTILLATA AI FIORI DI ARANCIO)
Soluzione profumata ricavata dalla distillazione di fiori di arancio.
ADIANTO-CAPELVENERE (ADIANTUM CAPILLUS VENERIS L) DELLE POLIPODIACEE
Pianta che cresce spontanea. Parti utilizzate: foglie. Costituenti:
tannino, mucillagine zuccheri, acido gallico, capillarina.
Proprietà curative: bechico, diuretico, emmenagogo, emolliente.
AGLIO (ALLIUM
SATIVUM) DELLE LILIACEE
È originario dell'Asia e viene coltivato fin dall'antichità più remota;
molto apprezzato da Greci e Romani, l'aglio non raccoglieva però il favore
dei loro dei, che non gradivano gli effetti di questa pianta aromatica
sull'alito dei fedeli (chi ne aveva mangiato, infatti, non poteva entrare
nel tempio). L'aglio è citato anche nelle Sacre Scritture; nell'Esodo è
menzionato fra i beni più preziosi che gli Ebrei dovettero lasciare in
Egitto e tutti i medici naturalisti dell'antichità ne hanno parlato.
L'odore particolare dell'aglio e la maggior parte delle sue proprietà sono
dovute alla presenza di un'essenza solforata, il cui principio attivo, l'allicina,
è antisettico; la maschera protettiva dei medici contro la peste, nel
Medioevo e nel Rinascimento, era imbottita di aglio e risultava essere
veramente efficace. L'aglio contiene inoltre: ormoni sessuali, vitamine A,
B1 , B2, PP, C, sali minerali e oligoelementi. L'allicina viene espulsa
per via polmonare.
Proprietà curative: antidiabetico, antisettico, antispasmodico, callifugo,
diuretico, espettorante, ipotensivo, stimolante, tonico, vermifugo.
AGRESTO
(MOSTO DI UVA ACERBA)
Varietà di uva che non arriva mai a maturazione. Il succo ricavato da
queste uve è usato per produrre aceto e simili
ACRIMONIA (AGRIMONIA EUPATORIA L) DELLE ROSACEE
Cresce spontanea, è stata per molto tempo confusa nei testi con la
verbena; nota fin dalla preistoria, somministrata anticamente come
antidoto per il veleno dei serpenti, contro le malattie del fegato, i
disturbi della vista e la perdita della memoria. Parti utilizzate: sommità
fiorite, foglie mondate. Costituenti: tannino, olio essenziale, gomma.
Proprietà curative: antinfiammatoria, astringente, cicatrizzante,
diuretica, risolvente e vulneraria.
AGRUMI
(SUCCO)
La sostanza liquida, ricavabile dalla spremitura soprattutto di arance e
limoni, contiene, vitamine, sali minerali, olii essenziali, zucchero.
Proprietà curative: aperitivo, colagogo, tonico.
ALLORO
ROSA (LAURUS NOBILIS), DELLE LAURACEE
Introdotta in Europa dall'Asia Minore, questa bella pianta in Grecia era
collegata ad Apollo, e con i suoi rami s'incoronavano gli eroi e i
personaggi illustri delle arti e della vita sportiva. È usata in cucina
per profumare cibi e intingoli e per aromatizzare la selvaggina. Con
l'aglio, il prezzemolo e il timo, l'alloro fa parte delle ricette tipiche
dell'alimentazione mediterranea; un infuso delle sue foglie aiuta la
digestione. L'olio che si ricava dalle sue drupe è un rimedio eccellente
contro i dolori reumatici. Parti utilizzate: foglie, frutto. Costituenti:
tannino, principio amaro, lipidi.
Proprietà curative: antisettico, sedativo, stimolante, digestivo.
ALOE
(ALOE FEROX MILL) DELLE LILIACEE
È una pianta esotica di provenienza dell'Africa del Sud e delle Antille.
Alla fine dell'estate le foglie di questa pianta vengono tagliate e, per
spremitura, se ne estrae il succo, che viene fatto bollire. Dopo il
raffreddamento rimane una massa dura, verdastra, amara, che si chiama 'aloe'.
Parti utilizzate: foglie. Costituenti: antrochinoni.
Proprietà curative calologa, lassativo, purgante, cicatrizzante (per uso
esterno).
ANICE
(PIMPINELLA ANISUM) DELLE OMBRELLIFERE
Le proprietà sono dovute all'essenza, che si ottiene per distillazione dei
semi, che va a costituire il principio attivo della droga dotata di
proprietà stomachiche, espettoranti, sudorifere, lievemente calmanti.
Parti Utilizzate: semi. Costituenti: olio essenziale, proteine, tannino.
Proprietà curative: digestiva, antidispeptica, antispastica e antisettica.
ARANCIA
DOLCE E ARANCIA AMARA (CITRUS SINENSIS OSBECK E CITRUS BIGARDIA Rrss)
DELLE RUTACEE
(CHIAMATE ANCHE PORIDGALLO E MELANGOLO)
Coltivate dai tempi più remoti in tutto l'Estremo Oriente, queste due
specie furono introdotte in Europa dagli Arabi già nel XV secolo.
L'arancia contiene le vitamine C, A, B1, B2, PP, B5, B6, E, zuccheri, ecc.
Le arance vengono ben tollerate dai sofferenti di stomaco e sono benefiche
per i sofferenti di fegato; anche i diabetici possono mangiarle. Dalla
buccia si estraggono, per distillazione, alcune essenze aromatiche. Parti
utilizzate: foglie e giovani rami.
Proprietà curative: antiemorragica, antiscorbutica, antispasmodiaca,
aperitivo, colagoga, febbrifuga, ipnotica, sedativa.
ARISTOLOCHIA (ARISTOLOCHIA CLEMATITIS L) DELLE ARISTOLOCHIACEE
Già nota nell'antichità, era impiegata per la sua azione stimolante, per
accelerare il parto e alleviarne i postumi: infatti il suo nome deriva
dalle parole greche àristos, «eccellente», e lokìa, «parto». È stata
utilizzata per la sua proprietà astringente e vulneraria. Attualmente si
usa soltanto la radice essiccata, perché fresca è tossica. Parti
utilizzate: foglie, ceppo. Costituenti: alcaloide tossico (aristolochina).
Proprietà curative: astringente, emmenagoga, vulneraria.
ARTEMISIA (ARTEMISIA VULGARIS) DELLE COMPOSITE
(CHIAMATA ANCHE ASSENZIO VOLGARE, ASSENZIO SELVATICO, ASSENZIO DELLE
SIEPI, ECC.)
Erba perenne. Parti utilizzate: fiori e foglie. Costituenti: terpeni,
eucaliptolo, resina, mucillagine, tannino. Proprietà curative:
antispasmodica, emmenagoga , febbrifuga, tonica, vermifuga.
ASARO (ASARUM
EUROPEUM L) DELLE ARISTOLOCHIACEE
L'asaro è un emetico, un purgativo, diuretico, espettorante e
starnutatorio. Parti utilizzate: foglie, il rizoma fresco, oppure raccolto
da almeno 6 mesi. Costituenti: olio essenziale, contenente asarina.
Proprietà curative: emetico, espettorante, purgativo e starnutatorio.
ASPARAGO (ASPARAGUS
OFFICINALIS L) DELLE LIACEE Nell'antichità era già coltivato in Egitto,
nel Medio Oriente e in Grecia; contiene un gran numero di sostanze:
vitamina A, B, B2, aminoacidi e numerosi oligoelementi. L'asparago è un
diuretico per stimolazione diretta del rene ed è sconsigliato ai
sofferenti di gotta, di litiasi e di reumatismi. È bene tenere presente
inoltre che, consumato crudo, provoca spesso reazioni allergiche. Parti
utilizzate: pianta intera con la radice. Costituenti: asparagina.
Proprietà curative: depurativo, antidrotico.
ASPLETICO O ASPLENIO (ASPLENIUM CETERACH) DELLE POLIOPLODIACEE
Felce del genere asplenio, diffuso soprattutto nelle zone tropicale, con
specie coltivate come ornamentali e usate in medicina popolare. È un'erba
usata nell'antichità contro la malattia della milza. È anche conosciuto
come Cedracca Aspleno. Parti utilizzate: foglie fresche. Proprietà
curative: anticatarrale, anticalcolotico.
ASSAFETIDA
Gommaresina di odore agliaceo che si ottiene da alcune piante della
famiglia delle ombrellifere, con proprietà sedative e antispastiche.
BALAUSTRO O MELOGRANO (PUNICA GRANATUM) DELLE PUNICACEE
Già 4000 anni fa, gli Egizi conoscevano le proprietà vermifughe della
radice del melograno; in Europa, all'inizio del XIX secolo, la scorza di
questa radice era molto usata nella lotta contro la tenia. Analisi moderne
hanno confermato la presenza di alcaloidi antielmintici, che sono molto
efficaci contro le tenie. La medicina antica conosceva e usava come
astringente il tannino in esso contenuto. Parti utilizzate: corteccia,
fiori, frutti. Proprietà curative: astringente, vermifugo e febrifugo.
BALSAMO
DEL PERO (TOLUIFERA PEREIRE)
Balsamo estratto da una pianta del genere toluifera, con attività
lenitiva, espettorante e antiscabbiosa.
BALSAMO
DI COPATVE
Estratto da alcune piante del genere Copaifera, è usato come antisettico
urinario.
BAMBACE
O BAMBACEA (vedi cotone)
Materia setacea costituita da peli lunghi e sottili. È un cascame della
filatura del cotone, che viene usato per proteggere anche le ferite, sia
come filacce sia come prodotto allo stato naturale. La bambace veniva resa
antisettica con diverse sostanze e si aveva la bambace fenicata, all'acido
salicilico, al sublimato corrosivo, allo iodoformio.
BDELLIO
(BALSAMODENDRON AFRICANUM)
Resina gommosa usata per impiastri e cerotti medicati.
BELLADONNA (ATROPA BELLADONNA) DELLE SOLANACEE
Arbusto perenne con foglie ovali acuminate, bacche nere velenose, con
radice e foglie ricche di alcaloidi; è chiamata 'belladonna' perché
produce una dilatazione delle pupille, e le donne la usavano per rendere
il loro sguardo più seducente. Parti utilizzate: radici e foglie.
Costituenti: atropina.
Proprietà curative: è un farmaco simil atropinico.
BENZOINO o BELZUINO o BEIZOINO (S77RAX TONKINENSIS CRAIB) DELLE STIRACACEE
Resina profumata, ricavata dalla corteccia di questa e di varie altre
piante del genere Stiracee. È usata in profumeria e in medicina. Proprietà
curative: balsamico, antisettico.
BENDA
DI COTONE O DI LINO
Striscia di tela di lino o di cotone usata per fasciare ferite e fratture.
I fili di cotone o di lino erano utilizzati per la sutura delle ferite e
per legare i vasi prima che fosse introdotto il catgut.
BETULLA
(BETULLA ALBA L) DELLE BETULACEE
L'utilizzazione della betulla nella farmacopea è avvenuta a opera di Santa
Ildegarda, che magnificava l'azione cicatrizzante dei suoi fiori. Parti
utilizzate: foglie, corteccia, gemme, linfa e fiori. Costituenti:
saponina, tannino, resina, ohi essenziali, glucosidi. Proprietà curative:
antisettica, cicatrizzante, coleretica, depurativa, diuretica, stimolante,
sudorifera.
BIRRA
Bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del malto e di altri
cereali, aromatizzata con il luppolo e talvolta addizionata con anidride
carbonica; la birra medicinale era un preparato farmaceutico ottenuto
facendo fermentare nella birra radici ed erbe e aggiungendo sostanze
medicinali.
BRUNELLA (BRUNELLA VULGAR1S) DELLE LABIATE (CHIAMATA ANCHE MORELLA, ERBA
MORA, CONSOLIDA MAGGIORE)
L'origine del suo nome, dal tedesco braun, potrebbe riferiris al colore
scuro del calice. Nell'antichità, nel Medioevo e anche attualmente non si
è mai attribuita alla pianta un'importante attività medicinale, ma nel XVI
secolo essa destava grande interesse nei medici e negli erboristi. Parti
utilizzate: pianta intera senza la radice. Costituenti: tannino, essenze,
principi amari e resinosi. proprietà curative: astringente, cicatrizzante,
detergente.
CAMEDFUO (TEUCRIUM C4MAEDRYS L) DELLE LABIATE
Pianta spontanea, nell'antichità le si attribuivano proprietà febbrifughe
e digestive; nelle preparazioni medicinali, il camedrio può essere
sostituito dal camedrio marittimo ( Teucrium Marum), con odore di mentolo,
che cresce sulle rocce litoranee del Mediterraneo. Parti utilizzate:
sommità fiorite, foglie. Costituenti: tannino, olio essenziale, sostanze
amare. Proprietà curative: antisettico, coleretico, febbrifugo,
stomachico, tonico e vulnerario.
CAMOMILLA (MATRICARIA CAMOMILLA) DELLE COMPOSITE
Utilizzata da sempre, sotto forma di tisane, come antispasmodico, calmante
e contro l'irritabilità dei bambini. Le proprietà curative (soprattutto
emmenagoghe) della camomilla, intuite già da Dioscoride (I secolo d.C.),
sono state confermate oggi dalla scienza medica. Parti utilizzate:
capolini. Costituenti: camazulene blu, flavonoidi, olio essenziale,
cumarine. Proprietà curative: antalgica, antinfiammatoria, antispasmodica,
emmenagoga, eupeptica, sedativa.
CANAPA
(CANNABIS SATIVA L) DELLE CANNABINACEE
Un tempo coltivata in Oriente, è poi scomparsa per l'introduzione sul
mercato di fibre artificiali. Non esistono differenze morfologiche tra la
canapa comune e la specie asiatica (Cannabis Indica o Canapa Indiana),
dalla quale si ricava l'hashish. Parti utilizzate: foglie. Costituenti:
hashish. Proprietà curative: analgesica, antispasmodica e sedativa.
CANFORA
(CINNAMOMUM CAMPHORA T NEES ET EBERM) DELLE LAURACEAE
Era già utilizzata in Europa dal XII secolo, ma il suo impiego si diffuse
a partire dal XVII secolo; si utilizza per uso esterno come revulsivo e
per uso interno come stimolante cardiaco. Entra nelle ricette di balsami
usati per alleviare i dolori muscolari. Parti utilizzate: pianta intera.
Costituenti: olio essenziale, sostanze amare. Proprietà curative:
revulsiva, cardiotonica.
CANNELLA (CINNAMOMUN ZEYLANICUM NESS), DELLE LAURACEE
Già nota nell'antichità, la Cannella occupa, ai nostri giorni, un posto
importante tra le spezie usate in cucina. La corteccia, tagliata in
piccoli pezzi, dopo una breve fermentazione emana il caratteristico aroma.
Si può preparare un vino digestivo alla cannella facendo macerare per una
notte 50 g di corteccia di cannella e 20 g di corteccia di frassino in un
litro di vino; si filtra e se ne beve un bicchierino dopo i pasti. Parti
utilizzate: corteccia. Costituenti: olio essenziale. Proprietà curative:
astringente, stimolante, stomachica.
CARDAMOMO (ELETTARIA CARDAMOMUM ROXI3. MATON) DELLE ZINGIBERACEE
Il suo habitat è Ceylon, l'India e coste del Malabar; è stato introdotto
in Europa dagli Arabi. Nel Medioevo era apprezzato per le proprietà
stomachiche ed era consigliato dalla Scuola Medica Salernitana. Parti
utilizzate: frutti con i semi. Costituenti: olio essenziale, terpene,
terpinolo. Proprietà curative: carminativo, antisettico.
CARDAMOMO MAGGIORE (Amomum CARDAMOMUM)
GRANA PARADISI (Amomum GRANA PARADISI) DELLE AMOMIACEE
Oltre al Maggiore, ve ne sono altre due specie: Medio e Piccolo. Entravano
a far parte anche della Teriaca. Parti utilizzate: semi. Costituenti: olio
volatile, mucillagine, sali di potassio, fecola. Proprietà curative:
stomachici, carminativi, eccitanti.
CARLINA
(CARLINA ACAULIS. L) DELLE COMPOSITE
Secondo la leggenda, la carlina (una pianta spontanea) sarebbe stata un
rimedio provvidenziale contro la peste per le armate di Carlo Magno o di
Carlo V e da ciò il nome di Carlina. Parti utilizzate: radice.
Costituenti: oli essenziali, inulina, tannino, resina, una sostanza
antibiotica. Proprietà curative: cicatrizzante, colagoga, detergente,
diuretica, stomachica, sudorifera.
CARRUBO
(CERATONIA SILIQUA L) DELLE PAPILIONACEE
Nel Medioevo era usato anche per l'alimentazione umana: infatti, è pur
sempre una risorsa non trascurabile. La leggenda narra che sia stato
questo il cibo di Giovanni Battista nel deserto. Le carrube sono lassative
e, se essiccate, antidiarroiche. La farina ottenuta dalla polpa essiccata
è efficace contro le infezioni intestinali. Parti utilizzate: frutto.
Costituenti: tannino, vitamine. Proprietà curative: antidiarrotico,
emolliente, lassativo e antidiabetico.
CASSIA
(CASSIA AUGUSTIFOLIA, CASSIA ACUTIFOLIA, CASSIA ABOVATA) DELLE
PAPILIONACEE
Contiene sostanze ad azione purgativa ed è meglio conosciuta come Senna.
Parti utilizzate: foglie e frutti essiccati. Costituenti: antrachinone.
Proprietà curative: purgativo, lassativo.
CATRAME
Prodotto liquido bruno molto denso, che deriva anche dal mondo vegetale.
Le applicazioni terapeutiche anche come ittiolo derivano dalla sua azione
locale sulla pelle (eczema, psoriasi) oltre che contro le malattie
parassitarie (scabbia). Viene anche utilizzato nella cura delle piaghe.
CATTO
D'INDIA (CATECÙ) DELLE PAPILIONACEE
Si usa il succo dell'acacia (Acacia Catecu), diffusa in India e in Ceylon,
per ottenere una sostanza amara ricavata dalla medesima pianta con
utilizzo in farmacia. Parti utilizzate: parte della pianta (succo).
Costituenti: tannino, acido gallico, gomme, mucillagine e un principio
giallo cristallino (catechina). Proprietà curative: astringente.
CECE (CICER
ARIETINUM) DELLE LEGUMINOSE
Originario del Medio ed Estremo Oriente, Turchia, Asia e Mediterraneo, era
coltivato già nel 5000 a.C. È ricco di ferro e altri minerali. Proprietà
curative: ricostituente per stomaci deboli.
CENTAUREA MAGGIORE (SENTA" CENTARIUM)
È, una composita, comune nei prati, lungo i fossati, non correlata con la
Centaurea Minore (Erythraea Centarium); quest'ultima entra anche nella
composizione di vermouth e altri liquori. Proprietà curative: febbrifuga,
lassativa, antispasmodica, carminativa, aperitivo, digestiva.
CHINA
ROSSA (CINCHONA SULCIRUBRA PAO DELLE RUBIACEE
Dopo che lo spagnolo Lopez Canizares in America fu guarito dalla malaria
grazie a una pozione indiana preparata con il cosiddetto 'legno da febbre',
l'efficacia terapeutica della china si affermò e la sua coltivazione fu
estesa ad altri continenti; soltanto nel 1820 Caventau e Pellettier
riuscirono a isolare i principi attivi della corteccia: il chinino. La
china, oltre ad avere un effetto benefico nella cura della malaria, è
molto tonica e rientra tra numerose preparazioni farmaceutiche. Parti
utilizzate: corteccia. Costituenti: chinina. Proprietà curative:
febbrifuga, risolvente.
CHINA (CINCHONA
OFFICINALIS) (vedi china) CHININA (vedi china)
CICLAMINO DELLE PRIMULACEE
Parti utilizzate: radice allo stato fresco. Costituenti: glucoside,
ciclamina. Proprietà curative: lassativo drastico, in passato era
utilizzato come vermifugo, purgativo, diuretico.
CICUTA
MAGGIORE (CONIUM MACULATUM L) DELLE OMBRELLIFERE CICUTA MINORE (AETHUSA
CYNAPIUM L) DELLE OMBRELLIFERE
Sono piante tossiche e possono facilmente confondersi con il prezzemolo.
Anticamente in Atene erano usate come veleno di Stato. Parti utilizzate:
tutta la pianta. Costituenti: principio attivo (coniina o cicutotossina)
che provoca paralisi degli arti, del cuore e del respiro.
CINA
GENTILE (SMILAX CHINA L) DELLE SMILACEE
Parti utilizzate: radice. Cresce in India e Cina. Costituenti: smilacina.
Proprietà curative: diaforetica, scialagoga, depurativa.
CIPOLLA
(ALLIUM CEPA) DELLE LILIACEE
Di derivazione dalle Cipolle selvatiche dell'Asia, la Cipolla era
coltivata in Caldea già 4000 anni fa; è raffigurata, spesso, anche negli
affreschi delle tombe egizie. Sia Greci sia Romani consumavano cipolle in
abbondanza e anche i buongustai del Medioevo le tenevano in grande
considerazione. Attualmente la cipolla è, forse, l'ortaggio-condimento più
importante e maggiormente utilizzato nella cucina mediterranea. I testi
più antichi di medicina, gli Erbari, attribuiscono alla cipolla proprietà
diuretiche ancora oggi riconosciutele. Il sapore piccante è dovuto alla
presenza di un olio volatile analogo a quello dell'aglio, la cipolla
fresca contiene molta acqua, glucidi, lipidi, sali minerali, numerosi
oligoelementi, zolfo, vitamine A, B1, B2, PP, C, E e flavonoidi. Proprietà
curative: antiscorbutica, antisettica, bechica, callifuga, cardiotonica,
cicatrizzante, emolliente, espettorante, ipoglicemizzante, lassativa,
revulsiva, risolvente.
CIPPERO
O CIPERO (CYPERUS LONGUS, CYPERUS ROTUNDUS, CYPERUS ESCILENTUS) DELLE
CYPERACEE
Si usa la radice, dalla quale si estrae un olio ricco di sostanze grasse,
simile all'olio di oliva.
CIPRESSO (CUPRESSUS SEMPERVIRENS L) DELLE CUPRESSACEE
Tra le più note piante dell'antichità (si trova in un manoscritto assiro
di 35 secoli fa). Parti utilizzate: giovani rami, foglie, frutti.
Costituenti: tasso elevato di tannino, un olio essenziale molto aromatico
(con il quale i Romani preparavano i profumi); per il complesso dei suoi
costituenti ha soprattutto un'azione vasocostrittrice. Proprietà curative:
antidiarroico, antisettico, antispasmodico, cicatrizzante,
vasocostrittore.
COCA (ERYTHROXYLON
COCA LAM) DELLE LINACEE
Le foglie di questa pianta, originaria della Bolivia, hanno sapore amaro e
contengono alcaloidi, tra cui la cocaina, usata in medicina come
anestetico locale; per uso interno la cocaina è uno stupefacente che
eccita fortemente il sistema nervoso. Gli Indios delle Ande hanno
l'abitudine di masticare foglie di coca, alleviando così lo stimolo della
fame, del freddo e della fatica. Parti utilizzate: foglie. Costituenti:
cocaina. Proprietà curative: stupefacente.
COLOQUINTIDE (CITRULLUS COLOCYNTHIS SCHARD) DELLE CUCURBITACEE
Per il suo contenuto in glucosidi amari, la coloquintide è uno dei
purganti vegetali più drastici, di cui si diffidava persino ai tempi in
cui la purga era dei mezzi curativi più in auge. Parti utilizzate: semi.
Costituenti: colocintina. Proprietà curative: drastico, diuretico e
insetticida.
CONSOLIDA MAGGIORE (SYMPHYTUM OFFICINALIS) DELLE BORRAGINACEE
Parti utilizzate: radice. Costituenti: allantoina, alcaloide, tannino.
Proprietà curative: astringente, bechico, cicatrizzante, emolliente.
CONTRAIERVA (DORSTENIA CONTRAIERVA LAM) DELLE URTICACEE
Cresce in America Latina e in Brasile. Parti utilizzate: corteccia della
radice. Proprietà curative: stimolante, diaforetica.
CONVOLVOLO (CONVOLVULUS SEPIUM) DELLE CONVOLVULACEE
Pianta infestante presente nelle siepi con fiori bianchi a forma d'imbuto.
Parti utilizzate: radici e foglie. Costituenti: resina, tannino, sali
minerali, glucosidi. Proprietà curative: coleretico, lassativo.
CORALLINA DI CORSICA O ALGA ROSSA (CORALLINA OFFICINALIS O ALSIDIUM
HELMINTHOCHORTON) DELLE RHODOMELACEAE
È un'alga diffusa nel Mediterraneo e nell'Atlantico, usata in medicina
come vermifugo. Parti utilizzate: pianta intera. Costituenti: olio
essenziale. Proprietà curative: vermifugo, sostanze gelatinose e resinose,
iodio, ferro, calcio.
CORIANDOLO (CORIANDRUM SATIVUM L) DELLE OMBRELLIFERE
Presso gli Arabi, questa pianta è tuttora in uso quotidiano; a riguardo la
medicina antica fu contraddittoria: alcuni ritenevano il coriandolo
velenoso, altri lo consideravano efficace per guarire la peste,
l'epilessia e per rendere indolore il parto. In dosi elevate può provocare
disturbi nervosi e lesioni renali. Parti utilizzate: frutti. Costituenti:
olio essenziale. Proprietà curative: antisettico, antispasmodico,
carminativo, eccitante, stimolante e vulnerario.
CORTECCIA PERUVIANA (vedi China)
COTONE
(GOSSYPIUM VITIFOLIUM IAM) DELLE MALVACEE
Pianta erbacea, il cui frutto viene utilizzato per intero. I semi
contengono acidi grassi ipocolesterolemizzanti, le fibre vengono
utilizzate come bambace o filate come tessuto. La scorza della radice
contiene sostanze che agiscono sulla muscolatura dell'utero.
CRAUTI
Prodotto alimentare ottenuto con le foglie di cavolo cappuccio, tagliate,
salate e pepate e poste in fusti di legno a fermentare.
CRESCIONE (NASTRURTIUM OFFICINALE R. BR.) DELLE CRUCIFERE
Possiede un odore piccante: infatti, il suo nome latino proviene da nasus
e tortus. È ricchissimo di sali minerali e di vitamine (A, B2, C, E, PP).
Svolge un'azione depurativa molto efficace, diuretica e febbrifuga,
felicemente intuita dai medici del passato. Parti utilizzate: fusto
foglioso. Costituenti: glucoside solforato, fosfati, ferro, vitamine.
Proprietà curative: depurativo, diuretico, febbrifugo, stimolante.
CROCO (CROCUS
SATIVUS L) DELLE IRIDACEE
Pianta originaria del Mediterraneo, specialmente conosciuta in antichità
per le proprietà medicamentosa. Parti utilizzate: stimma del fiore.
Costituenti: olio essenziale, glucosidi amari. Proprietà Curative:
emmenagogo, ipnotico, sedativo, stimolante, tonico.
CUBEBE
(PIPER CUBEBE) DELLE PIPERACEE
Pianta rampicante, coltivata in molti paesi tropicali come spezia. Parti
utilizzate: frutto (simile al cece). Costituenti: cubebina. Proprietà
curative: diuretica, balsamica, antisettica.
CUMINO
DEI PRATI (CARUM CARVI. L) DELLE OMBRELLIFERE
Pianta spontanea. L'essenza del Cumino è tossica per l'uomo. Parti
utilizzate: frutti e radici. Costituenti: olio essenziale, contenente
carvone e limonene, acidi grassi, protidi, glucidi, tannino-cellulose.
Proprietà curative: carminativo, digestivo, emmenagogo, galattagogo.
DATTERO
(PHOENIX DACTYLIFERA L) DELLE PALMACEE
Pianta di palma che prospera nei climi subtropicali; la polpa dei datteri
è ricca di glucidi, contiene anche calcio, magnesio, fosforo e vitamine A,
B, C e D. I datteri sono molto nutrienti e sono consigliati agli anemici e
ai convalescenti. Sono efficaci nelle affezioni polmonari e la polvere dei
loro noccioli è usata in fitoterapia. Parti utilizzate: frutti.
Costituenti: glucosio, fruttosio, vitamina B e E, mucillagine. Proprietà
curative: antibatterico, bronchiale, intestinale, ricostituente.
DIAGRIDIO (CONVOLVULUS SCAMMOIVIA L) (vedi resina di scammonea)
DITTAMO
(ORIGANUM DICTAMNUS L) DELLE RUTACEE
Dai Greci e dai Latini veniva considerata una panacea, ma era spesso
confuso con altre labiate odorose. Rientrava in numerose ricette degli
speziali. La medicina moderna riconosce a questa pianta solo proprietà
aromatiche. Parti utilizzate: fiori, pianta intera. Costituenti: olio
essenziale, tannino, resina. Proprietà curative: antispasmodico, colagogo,
emmenagogo e vulnerario.
DITTAMO
BIANCO (DICTAMNUS ALBUS) DELLE RUTACEE (CHIAMATO ANCHE TIMONELLA, DITTAMO,
FRASSINELLA
È pianta ignorata dagli antichi, scoperta solo nel Rinascimento che le
attribuì diverse proprietà medicinali. Parti utilizzate: scorza della
radice, fiori, foglie. Costituenti: olio essenziale alcaloide (distammina),
saponina. Proprietà curative: antispasmodico, digestivo, tonico,
stimolante.
ELATERIO COCOMERO ASININO (ECBALLIUM ELATERIUM A. RICH) DELLE CUCURBITACEE
Pianta tipica dei paesi mediterranei, è stata usata dai Romani e dai Greci
come purgante drastico. Parti utilizzate: succo del frutto, radice.
Costituenti: elaterina, cucurbitacine. Proprietà curative: purgante
drastico (da usare solo su prescrizione).
ELATERIO (MOMORDICA ELATERIUM L)
È una pianta del Mediterraneo. Parti utilizzate: frutti immaturi.
Costituenti: elaterina. Proprietà curative: purgante energico (da non
somministrare a persone deboli).
ELLEBORO NERO (ELLEBORUS NIGER L) DELLE RANUNCOLACEE
Pianta erbacea con rizoma velenoso, ricco di glucosidi, usato in medicina.
Parti utilizzate: rizoma. Costituente: elleborina. Proprietà curative:
glicosidi cardioattivi.
ELOBORO
o ELLEBORO BIANCO (VERATRUMALBUM L) DELLE LILIACEE
Pianta erbacea con rizoma velenoso, ricco di glucosidi, usato in medicina.
Parti utilizzate: rizoma. Costituenti: veratrina. Proprietà curative:
glicoside, cardioattivo.
ERGOTINA (vedi Segale Cornuta).
Estratta dalla Segale Cornuta, è impiegata come antiemorragico e vaso
costrittore.
FAVA (
VICIA FABA) DELLE PAPILIONACEE
È un ortaggio già coltivato nell'Età del Bronzo. Nell'antichità era
conosciuta e apprezzata come ortaggio, ma aveva la cattiva fama di
albergare nelle anime dei morti e di provocare brutti sogni. Possiede un
alto valore nutritivo: contiene infatti il 23% di protidi ed il 55% di
glucidi. Parti utilizzate: fiori, baccelli. Costituenti: canavalina,
protidi, glucidi, amido. Proprietà curative: antispasmodica, diuretica,
sedativa, antibiotica.
FELCE
MASCHIO (DRYOPTERIS SCHOTT) DELLE POLIPODIACEE
Ha fronde lunghe, forti, mentre la felce femmina ha fronde più fini ed
eleganti. Dai tempi più remoti il rizoma è usato come antiparassitario:
contiene una sostanza che intossica e paralizza la tenia. Parti
utilizzante: rizoma, foglie. Costituenti: filicina. Proprietà curative:
antiparassitario, detergente, vermifugo.
FELCE
MASCHIO MINORE (POLYSTICHUM ACULEATUM)
FELCE MASCHIO (ASPIDIUM FILIX-MAS, PHISTICUM FILIX-MAS)
Parti utilizzate: rizoma, foglie. Costituenti: olio etereo (filicina).
Proprietà curative: antielmintico (tenie e botrocefalo).
FICO
(FICUS CARICA) DELLE MORACEE
Albero fruttifero, diffuso nel Mediterraneo. Parti utilizzate: foglie,
frutti. Costituenti: fucocumarine, gomma, vitamine, zucchero, cellulosa,
mucillagine. Proprietà curative: tossifugo, ricostituente, lassativo,
antidolorifico.
FIENO
GRECO (TRIGONELLA FOENUM-GRAECUM) DELLE PAPILIONACEE
È stato adoperato come medicinale fin dall'antichità. Nel IX secolo fu
introdotto in Europa dall'Asia Minore. I semi del fieno greco vengono
tuttora utilizzati dalle donne per raggiungere una floridezza molto
apprezzata. Infatti, esplicano un'azione sul metabolismo dei grassi,
mediante il principio attivo (la trigonellina) in essi contenuta. I
cataplasmi caldi dei semi fanno maturare gli ascessi e riducono la
cellulite. Parti utilizzate: semi essiccati, sommità fiorite. Costituenti:
trigonellina, essenze, sostanze azotate e fosfate. Proprietà curative:
aperitivo, emolliente, ipoglicemizzante, lassativo, tonico.
FRUMENTO (TRITICUM VULGARE VILL) DELLE GRAMINACEE (CHIAMATO ANCHE GRANO,
CARUSELLA, TRIGU)
È un cereale antichissimo, già conosciuto alle origini delle civiltà
occidentali e coltivato 8000 anni fa in Kurdistan. Si è poi diffuso
gradualmente in Iraq e, 4000 anni fa, in tutto il Mediterraneo. Nel III
millennio vari tipi di frumento erano coltivati nella maggior parte
dell'Europa. Parti utilizzate: semi. Costituenti: lecitina, fosforo,
lipidi, magnesio, calcio, oligoelementi, vitamine B1, B2, PP, B5, B6, D,
E. Proprietà curative: antianemico, emolliente, lassativo,
rimineralizzante, stimolante.
GALANGA
(MARANDA GALANGA)
Si usa la radice. È il rizoma di alcune specie di Alpinia Galanga,
utilizzato come carminativo in medicina.
GALBANO
(vedi Gomma Gulbana)
Gomma resina, ricavata dal fusto di alcune piante del genere Ferula, usate
in medicina per la preparazione di impiastri revulsivi.
GAROFANO (EUGENIA CARYOPHYLLATA THUNB) DELLE MIRTACEE
È originario delle isole Molucche. I boccioli dei suoi 'fiori', essiccati,
sono i famosi 'chiodi di garofano', una preziosa spezia largamente
impiegata in cucina. Utilizzati dai Cinesi molto tempo prima della nostra
Era, i chiodi di garofano vennero introdotti in Europa nell'VIII secolo.
Per distillazione, da essi si ottiene l'essenza di garofano, che rientra
in numerose preparazioni farmaceutiche. Tra l'altro, si usa in
odontoiatria per calmare il mal di denti. Parti utilizzate: boccioli dei
fiori. Costituenti: essenze, vitamine. Proprietà curative: antisettico,
sedativo, antidolorifico.
GELSOMINO (JASMINUM OFFICINALE L) DELLE OLEACEE
L'infuso dei fiori in fitoterapia è considerato un sedativo e un efficace
rimedio contro il mal di testa. L'olio che si ottiene macerando per sei
settimane i fiori nell'olio di oliva è un ottimo linimento per i dolori
nevralgici. Parti utilizzate: fiori. Costituenti: oli essenziali.
Proprietà curative: antispasmodico, aromatico e ipnotico.
GENZIANA - GENZIANA MAGGIORE (GENTIANA LUTEA L.) DELLE GERMINACEE
Cresce spontanea. Parti utilizzate: radici essiccate. Costituenti: essenza
un alcaloide, pigmenti, vitamina C, pectine, glucosidi amari. Proprietà
curative: aperitivo, febbrifuga, stomachica, tonica, vermifuga.
GINEPRO
(IUNIPERUS COMMUNIS) DELLE CUPRESSACEE
I frutti (bacche o galbuli), di questa pianta cespugliosa impiegano due
anni per giungere a maturazione. Nel Medioevo le bacche del ginepro hanno
avuto fama di operare guarigioni miracolose. Più tardi, nel 1581, il Papa
Gregorio XIII (riformatore del 'calendario') asserirà che «iuniperi grana
sunt omni tempore sana», cioè che i galbuli di ginepro sono salutari in
ogni tempo. Oggi i 'galbuli' vengono utilizzati come diuretici e
aperitivi; rientrano anche come elemento base nella preparazione del gin e
servono per affumicare il prosciutto, al quale conferiscono un sapore
ineguagliabile. Parti utilizzate: rami fogliosi, frutti. Costituenti: oli
essenziali, resina, glucidi. Proprietà curative: aperitivo, carminativo,
depurativo, diuretico, emmenagogo, rubefacente.
GIUSQUAMO (HYOSCYAMUS NIGER) DELLE SOLANACEE
Pianta molto pericolosa perché velenosa, dal Medioevo fino a tutto il 1500
il giusquiamo rientrava tra le piante utilizzate a scopo magico.
'L'unguento delle streghe', ad esempio, era composto da cicuta,
mandragora, giusquiamo e belladonna: applicandolo su una persona affetta
da frenesia e irrequietezza, produceva un sonno ipnotico e forti
allucinazioni. Parti utilizzate: fiori, foglie, frutti. Costituenti:
iosciamina. Proprietà curative: sedativo, antispasmodico.
GOMMA
AMMONIACA (DORENA AMMONIACUM) DELLE OMBRELLIFERE
Cresce in Oriente; ha odore balsamico, si polverizza facilmente e con
l'acqua dà un emulsione. Parti utilizzate: gomma resina. Costituenti:
resina, gomma, olio etereo. Proprietà curative: espettorante, diuretica,
emmenagoga, antinfiammatoria, risolvente.
GOMMA
GULBANA (FERULA GALBANIFLUA)
Costituenti: gomma essenziale, resina, gomme. Proprietà Curative:
balsamico, stomachico, emmenagogo, risolvente.
GOMMA
VEGETALE
Liquido denso, vischioso, prodotto da alcune piante tropicali, che a
contatto con l'aria solidifica e acquista elasticità.
GOMMA'AUT
O GOMMA GUTTA, (GOMMA GOTTA)
Gomma resina, estratta da piante tropicali del genere Garcinia. Parti
utilizzate: resina-gomma. Proprietà curative: purganti.
GRAMIGNA (AGROPYRUM REPENS. P. B.) DELLE GRAMINACEE
Pianta infestante diffusa in tutto il mondo. Parti utilizzate: succo della
pianta intera, rizoma. Costituenti: sali minerali, olio essenziale,
polisaccaride mucillaginoso. Proprietà curative: depurativa, diuretica,
emolliente.
GUAIACO
O LEGNO SANTO (GUAIACUM OFFICINALE) DELLE ZIGOFILLACEE
Durante il XVI secolo, il Guaiaco fu importato in Europa, in quanto capace
di curare la sifilide; oggi se ne usa il decotto, molto efficace contro i
reumatismi. Parti utilizzate: scorza, legno, resina. Costituenti:
saponine. Proprietà curative: antireumatico, lassativo, risolvente.
HASHISH
(vedi Canapa Indiana)
IDROMELE
Antica bevanda alcolica, ottenuta per fermentazione del miele diluito in
acqua e aromatizzato con fiori di sambuco, timo, rosmarino. È usato come
emolliente e lassativo.
INCENSO
(GENERE BOSWIELLA)
Gomma resina che si ottiene incidendo la corteccia di piante delle genere
Boswiella (origine africana e asiatica) che bruciando emana un fumo
intensamente aromatico. Era usato fin dall'antichità durante le
manifestazioni religiose.
IOSCIAMO (HYOSCIAMUS MUTICUS L) DELLE SOLANACEE (CHIAMATO ANCHE FAVA
PORCINA)
Parti utilizzate: foglie, semi. Costituenti: alcaloide dell'atropina (ioscina).
Proprietà curative: antispasmodico e sedativo.
IPECACUANA (CEPHAELIS IPECACUANHA)
Originaria del Brasile. Parti utilizzate: radici. Costituenti:
ipecacuanina. Proprietà curative: emetiche, espettoranti.
IPERICO
(HYPERICum PERFORATUM) DELLE IPERICACEE (CHIAMATO ANCHE PILASTRO, ERBA DI
SAN GIOVANNI, MB I F, BUCHI)
Parti utilizzate: pianta intera. Costituenti: oli essenziale, ipericina,
polisaccaride, vitamine. Proprietà curative: antisettico, astringente,
cicatrizzante, diuretico, sedativo, vermifugo, vulnerario.
ISSOPO
(HYSSOPUS OFFICINALIS L) DELLE LABIATE
Nei tempi antichi veniva utilizzato, insieme ad altre 17 piante (tè
svizzero) per curare l'asma e alcune affezioni bronchiali e polmonari
croniche. Parti utilizzate: sommità fiorite. Costituenti: olio essenziale,
tannino, olio resina (glucoside). Proprietà curative: antispasmodico,
aperitivo, carminativo, depurativo, risolvente, stimolante, stomachico,
vulnerario.
LADANO
(CISTUS CRETICUS)
Oleoresina profumata di colore rosso, usata nella preparazione di rimedi
anticatarrali.
LAUDANO
DI SYDENHAM
Preparazione galenica di oppio, alcol, acqua e aromatizzanti vari, dotata
di proprietà antispastiche e analgesiche.
LAVANDA
(LAVANDULA OFFICINALIS CHAIX) DELLE LABIATE (CHIAMATA ANCHE SPIGO NARDO,
SPICA DI FRANCIA)
È coltivata su scala industriale per estrarne l'essenza profumata. In
passato, la lavanda era usata dalle massaie per profumare la biancheria,
ma anche come antisettico e insetticida se raccolta prima della fioritura.
Parti utilizzate: sommità fiorite, fiori mondati. Costituenti: cumarina,
essenza, sostanza amara. Proprietà curative: antispasmodica, carminativa,
cicatrizzante, colagoga, diuretica, insetticida, stimolante e sudorifera.
LICHENE
D'ISLANDA (CETRARIA ISLANDICA. L) DELLE CETRARIACEE
Questa pianta, sconosciuta nell'antichità, è entrata nella farmacopea nel
XVII secolo; viene usata per la cura di varie affezioni, e le sue
proprietà curative si differenziano a seconda che il principio attivo
amaro sia presente, oppure sia stato eliminato mediante ebollizione. Parti
utilizzate: tallo essiccato, liberato o non dai suoi principi amari.
Costituenti: acidi, idrati di carbonio, un principio amaro, mucillagine.
Proprietà curative: antiemetico, antisettico, antispasmodico, emolliente,
espettorante, tonico.
LIMONE
(CITRUS LIMONUM) DELLE RUTACEE
Il limone, frutto medicinale per eccellenza, fu molto apprezzato dagli
antichi medici latini greci e arabi. Proveniente dall'Asia meridionale, è
stato importato in Europa dagli Arabi verso il X secolo d.C. Parti
utilizzate: frutto, foglie. Costituenti: limonene, pinene, perossidasi,
oligoelementi, sali minerali, vitamina C. Proprietà curative:
antiemorragico, antiscorbutico, antisettico, febbrifugo, rinfrescante,
tonico, ipotensivo.
LINO (LINUMANGUSTIFOLIUM
HUDS) DELLE LINACEE
Pianta spontanea, l'acqua di lino era in gran voga nel XVIII secolo e la
si beveva per conservarsi in buono stato di salute. Parti utilizzate:
semi. Costituenti: mucillagine pectina, lipidi, enzimi, glucoside vitamina
F. Proprietà curative: diuretico, emolliente, lassativo, vermifugo. Per la
cura delle ferite si usavano filacce di lino tessuto e filacce di cotone.
LIQUIRIZIA (GLYCIRRHIZZA GLABRA L) DELLE PAPILIONACEE
Gli antichi la denominarono «radice dolce", con riferimento alle sue
proprietà calmanti e al sapore gradevole. Parti utilizzate: radice,
rizoma. Costituenti: glucidi, tannino, flavonoide, glicizzerrina (acido
glicizzirico) estrogeni. Proprietà curative: antispasmodico, bechico,
depurativo, digestivo diuretico, emolliente, espettorante, pettorale,
rinfrescante, tonico.
LUPINO
(LUNNUSALBUS L) DELLE PAPILIONACEE
I semi di lupino hanno costituito, nel lontano passato, una risorsa come
foraggio e come alimento per gli uomini; i Greci consumavano già questi
semi, che perdono il forte sapore amaro e soprattutto la tossicità con la
bollitura e la prolungata immersione in acqua corrente. Parti utilizzate:
semi. Costituenti: lupanina, lecitina, manganese, fostati. Proprietà
curative: antidiabetico, emolliente, vermifugo.
MACIS O
NOCE MOSCATA (MYRISTICA OFFICINALIS)
Si usa il seme privato del guscio e dell'arillo. Costituenti: olio
essenziale. Proprietà curative: stimolante, eupeptica, disinfettante.
MAGGIORANA (ORIGANUMIWAJORANA L) DELLE LABIATE
Specie subarbustiva, che cresce spontaneamente. La maggiorana ha proprietà
medicinali molto apprezzate. Parti utilizzate: sommità fiorite.
Costituente: terpinene, canfene, mucillagine, sali minerali. Proprietà
curative: antalgica, antisettica, antispasmodica, ipotensivoa, digestiva.
MANDORLO (PRUNUS AMIGDALUS BATSCH) DELLE ROSACEE
La mandorla dolce è ricca di olio, proteine e glucidi, oltre alle vitamine
A, B1, B2, PP, B5 e B6. Le mandorle amare, spesso prescritte per le loro
proprietà antispasmodiche e sedative, contengono, come la maggior parte
dei semi del genere Prunus, una sostanza che genera acido cianidrico a
tasso molto elevato. L'ingestione di dieci mandorle amare può provocare
dei gravi disturbi. Parti utilizzate: frutto. Costituenti: olio, proteine,
glucidi. Proprietà curative: antianemico, antispasmodico, emolliente,
lassativo, rimineralizzante e sedativo.
MANDRAGORA O MANDRAGOLA (MANDRAGORA OFFICINARUM L) DELLE SOLANACEE
È pianta tossica per la presenza di alcaloidi (droghe che agiscono sul
sistema nervoso, sulle secrezioni, sul cuore, con azioni antispastiche,
anestetiche e narcotiche profonde). Tutta la pianta è pericolosa,
soprattutto la radice; spesso le sue radici vengono confuse con quelle
commestibili della comune rapa. Parti utilizzate: semi e radici.
Costituenti: mandragorina. Proprietà curative: antispastica, anestetica,
narcotica.
MASTICE
(RESINA MASTICE)
Fragrante che si ricava dall'incisione del lentisco, coltivato nei paesi
caldi e utilizzato per aromatizzare determinati vini. È una resina che
sgorga dalle incisioni fatte sul tronco dei rami del mastice terebinto (Pistacia
Leutibeus). Le è stato dato il nome di Masticina perché eccita la
secrezione salivare e rende l'alito profumato; è utilizzata anche nella
preparazione di empiastri.
MELE (MALUS
COMMUNIS POIR) DELLE ROSACEE
Albero coltivato. Parti utilizzate: frutti. Costituenti: fruttosio,
glucosio, vitamine, pectine, cellulosa. Proprietà curative:
disintossicante, coleretico, diuretico, antidiarroico, antinfiammatorio,
antidiabetico. Il mosto di mele, ottenuto dalla spremitura o dalla
macerazione delle mele messe poi a fermentare, produce una bevanda
energetica a bassa gradazione alcolica.
MELOGRANO (vedi Balaustro)
MENTA PIPERITA (MENTHA PIPERITA L) DELLE LABIATE
Erba che cresce spontanea nelle nostre zone. Parti utilizzate: sommità
fiorite, foglie. Costituenti: olio essenziale (mentolo). Proprietà
curative: antispastico, carminativo.
MEO (MEUM)
(MEUM ATHAMANTIUM JACQ) (CHIAMATA ANCHE FINOCCHIO ALPINO)
Parti Utilizzate: radice. Costituenti: olio essenziale. Proprietà
curative: aromatico, tonico, antisettico.
MIELE
Sostanza zuccherina prodotta dalle api, usata come alimento o in farmacia
come eccipiente ed edulcorante; oltre che un ottimo ricostituente, esplica
anche azione antinfiammatoria per i principi in esso contenuti (propoli).
MIELE
ROSATO
Sostanza di odore molto gradevole, costituita da miele depurato e infuso
di petali di rosa, utilizzato in farmacia come emolliente e lenitivo.
MIGLIO
(PANICUM MILIACEUM L) DELLE GRAMINACEE
I cinesi coltivavano il miglio già 5000 anni fa; le varie specie di
miglio, essendo esso un cereale non adatto alla panificazione, sono
scomparse dall'alimentazione dei popoli occidentali. Ha qualità alimentare
simile a quella del frumento, con un sapore dolce e gradevole. Proprietà
curative: antianemico, diuretico, risolvente, stimolante e sudorifero.
MIRRA (COMMIPHORA
MOLMOL ENGL) DELLE BURSERACEE
La mirra è un arbusto, dai rami spinosi, proveniente dall'Africa
nord-occidentale, e contiene un oleoresina che viene raccolta per
incisione della corteccia di numerose specie di Commi pbora (C. molmol; C.
abyssinica, C. Schimperi, C. myrra, ecc.). La mirra vera, denominata
Heerabol, proviene soprattutto dai paesi arabi. È una delle piante più
citate della Bibbia. Utilizzata per imbalsamazione dei cadaveri. Parti
utilizzate: resina.
MIRTO (MIRTUS
COMMUIVIS L) DELLE MIRTACEE
Il mirto C ricordato nell'Antico Testamento come una pianta con cui si
intrecciavano le ghirlande per le giovani donne d'Israele quando si
maritavano; in molti cerimoniali religiosi, il legno di mirto si bruciava
come l'incenso. Per la cura della bellezza, si distillavano fiori e foglie
e si produceva un'acqua molto rinomata detta 'Acqua dell'Angelo' oppure
'Acqua Angelica'. Parti utilizzate: foglie, frutti, essenza fiori.
Costituenti: tannino, olio essenziale, resina, acido citrico, vitamina C.
Proprietà curative: antisettico, astringente.
MORTELLA (SOLAIVUM NIGRUM L) DELLE SOLANACEE (vedi Brunella)
Erba annuale. Parti utilizzate: foglie, bacche. Costituenti: solanina.
Proprietà curative: velenosa se assunta in quantità. Con questo nome è
conosciuta anche un'altra pianta delle Labiate, la Brunella (Brunella
Vulgaris L). Parti utilizzate: pianta intera. Costituenti: tannino, tracce
di lipidi, principi amari e resinosi. Proprietà curative:
antinfiammatorie, antiemorroidario, vulnerario, antidiarroico.
MORTELLA (vedi Mirto)
Con questo nome è conosciuta un'altra pianta, il Bosso (Buxus Sempervireus
L) delle Buxacee. Tonica per l'uomo in dosi elevate. Parti utilizzate:
scorza della radice, foglie. Costituenti: alcaloidi, vitamina C. Proprietà
curative: coleretico, depurativo, fabbrifugo, lassativo, sudorifero.
MUSCHIO
ALBORIO MUSCHIO (MUSCUSALBOREUS-USIVEA OFFICLVALIS)
È un miscuglio di alghe diverse, che nasce su differenti alberi. Parti
utilizzate: pianta intera. Costituente: gelatina vegetale. Proprietà
curative: vermifugo.
NARDO
SELVATICO (vedi Valeriana)
NINFEA,
NENUFARO (NYMPHAEA ALBA L E NUPHAR LUTEUM L) DELLE NINFEACEE
Piante acquatiche diffuse in tutte le acque dolci del mondo: Le proprietà
anafrodisiache del Nenufaro, decantate nei tempi passati e poi derise,
oggi sono apprezzate dalla maggior parte dei fisioterapisti e confermate
da recenti studi. Parti utilizzate: flore, rizoma. Costituenti: tannino,
alcaloidi. Proprietà curative: antispasmodica, sedativa, antibiotica.
NOCE
MOSCATA (MIRISTICA FRAGRANS HOUTT) DELLE MIRISTICACEE
Era usata unicamente come spezia. Con i lipidi in essa contenuti si
prepara il burro di noce moscata, che rientra in alcune ricette di
linimenti analgesici. Proprietà curative: stimolante, energetica.
OLIO DI
CROTON
Olio di odore sgradevole e sapore acre, ricavato da semi del Crotontiglio,
dotato di drastica azione purgante.
OLIO DI
RICINO
Olio che si ottiene dalla spremitura dei semi di ricino ed esplica effetti
purgativi.
OLIVELLO SPINOSO MEZEREO (DAPHNE MEZEREUM) DELLE TIMELEACEE
Parti utilizzate: corteccia. Costituente: dafnina, anidride mezzerinica.
Proprietà curative: rubefacente, vescicatorio, starnutatorio.
OLIVO (OLEA
EUROPEA L) DELLE OLEACEE
Pianta diffusa in tutto il mondo; attualmente dall'acqua di governo delle
olive si estraggono sostanze antiossidanti usate in terapia. Parti
utilizzate: frutto. Costituenti: olio, mucillagini, vitamine. Proprietà
curative: colagogo, coleretico, diuretico, emolliente, ipoglicemizzante,
ipotensivo, lassativo, risolvente, diaforetico, vulnerario.
OPOBALSAMO (AMIRYS OPOBALSAMUM o COMMIPHORA OPOBALSAMUM)
Si usa una gommaresina (balsamo) come anticatarrale e come antispastico.
OPPOPONACO o OPOPONACO (PASTINACA OPOPONAX o OPONONAX CHIRONIUM)
Pianta dal cui fusto si estrae una gomma resina, da cui si ricava un olio
essenziale. Parti utilizzate: gomma resina, che si ottiene per incisione.
Costituenti: resina, cera, gomma, sostanza amara, olio essenziale.
Proprietà curative: antispasmodico, espettorante.
Oppio
Lattice estratto per incisione dalle capsule di alcune piante delle
papaveracee, contenente numerosi alcaloidi con proprietà narcotizzanti,
tra cui la morfina utilizzato a scopo terapeutico o come droga.
ORIGANO
(ORIGANUM VULGARE) DELLE LABIATE
Specie erbacea perenne. Parti utilizzate: intera pianta. Costituenti:
cineolo, timolo, acido tannico. Proprietà curative: antalgico,
antisettico, antispasmodico, emmenagogo, espettorante, parassiticida,
stomachico, tonico.
ORZO (HORDEUM
VULGARE, HORDEUM DISTICHUM L) DELLE GRAMINACEE
Originario del vicino Oriente, l'orzo è stato coltivato già nel periodo
neolitico per l'alimentazione umana, poi soppiantato dal frumento. Il
decotto di orzo sbucciato è ricostituente. Il malto di orzo è utile
nell'alimentazione dei malati, dei vecchi, dei convalescenti e dei bambini
piccoli. Parti utilizzate: granella. Costituente: alcaloide non tossico,
l'ordeina che esercita un'azione simile a quelle di un ormone,
l'adrenalina. Proprietà curative: antidiarroico, ricostituente,
cardiotonico, emolliente, risolvente, sedativo. Il decorro di orzo
sbucciato era utilizzato come ricostituente. La farina di orzo è
utilizzata nell'alimentazione dei convalescenti.
OSSIMIELE
Bevanda medicinale costituita da miele stemperato in una soluzione
acetica.
PAPAVERO (PAPAVER SOMNIPERUM L) DELLE PAPAVERACEE
L'olio, contenuto nei semi, è ricco di una sostanza ricca di acido
fosforico chiamata 'leticina'. Parti utilizzate: foglie e capsule private
dei semi. Costituenti: alcaloidi (morfina) tabaina, codeina, papaverina,
narcotina. Proprietà curative: sedativo del dolore, iprestico, calmante.
PECE
Ottenuta dalla distillazione del legno e usata per calatafare le
imbarcazioni, per incatramare i tessuti e per la cura del catarro.
PINO
MARITTIMO (PINUS, PINASTER SOLAND) DELLE ABETACEE
Con le gemme fresche essiccate si preparano infusioni, sciroppi, pastiglie
contro le bronchiti e bagni rilassanti. Parti utilizzate: aghi, gemme,
linfa, legno. Costituenti: olio essenziale, resina, glucosidi e vitamina
C. Proprietà curative: antisettico, balsamico, diuretico, espettorante,
rubefacente.
PIRETRO
O CRISANTEMO SELVAGGIO (CHRYSANTHEMUM CINARARIE-FOLIUM) DELLE COMPOSITE
Cresce allo stato spontaneo sulle coste dell'ex Jugoslavia e si è diffusa,
come pianta, in tutto il mondo verso la metà del XIX secolo. Il piretro è
da lungo tempo usato in agricoltura come insetticida, in quanto contiene
sostanze tossiche per gli animali a sangue freddo, come insetti e vermi,
mentre sono poco tossiche per gli uomini. Parti utilizzate: fiori
(capolini del piretro). Costituenti: piretrine, resine, olio essenziale.
Proprietà: parassiticida.
POLENTA
D'ORZO
Piatto preparato con farina di orzo, cotta in acqua salata finché non
raggiunge la densità voluta; era utilizzata nei disturbi intestinali e
nell'allattamento artificiale.
POLENTINA
Cataplasma di farina di semi di lino usato nella medicina come emolliente
nelle forme catarrali.
PREZZEMOLO (PETROSELINUM SATIVUM HOFFM.) DELLE OMBRELLIFERE
Pianta originaria del Mediterraneo, non c'è orto in Europa dove non sia
coltivata. Parti utilizzate: foglie, stelo. Costituenti: apiolo, apioside,
miristicina, vitamine A e C. Proprietà curative: antianemico,
antiscorbutico, aperitivo, depurativo, diuretico, emmenagogo, galattagogo,
risolvente, sedativo, stimolante.
PSILLIO
(PLANTAGO PSYLLIUM L) DELLE PLANTAGINACEE
I semi contengono abbondante mucillagine. Regolarizzano le funzioni
intestinali, azione benefica già nota agli Egizi. Macerati in acqua,
forniscono una lozione emolliente per occhi stanchi di colore scuro. Parti
utilizzate: semi. Costituenti: mucillagine, olio fisso. Proprietà
curative: emolliente, lassativo.
QUERCIA
(QUERCUS ROBUR) DELLE FAGACEE
Esistono diverse specie di querce. Quercus Sessiflora Salisb. (dalle
foglie lucide e ghiande quasi incollate sulle branche). Quercus
Peduncolata Ehrh. (con ghiande sospese a lunghi peduncoli e foglie
opache). Parti utilizzate: corteccia, rami giovani. Costituenti: tannino,
quercina, resina. Proprietà curative: antisettiche, febbrifughe, toniche.
RAFANO
(NASTURTIUM ARMORACIA) DELLE CROCIFERE
Originario della Russia meridionale e dell'Asia occidentale, si è diffuso
in tutta Europa nel XVII secolo. Parti utilizzate: radici. Costituenti:
glucoside solforato (Sinigrina), asparagina, glutammina. Proprietà
curative: antianemico, antiscorbutico, bechico, diuretico.
RESINA
Sostanza organica di origine vegetale, appiccicosa e molto odorosa,
prodotta da vari alberi, di varia composizione con spiccate proprietà
anche medicinali. Composto temano che si trova in molte piante, spesso
insieme a oli essenziali, che trasuda spontaneamente dalle incisioni che
si fanno sulla corteccia del tronco o dei rami; quando insieme con la
resina si trova l'essenza di un acido aromatico (benzoico cinnamico) si ha
il balsamo. Le resine servono in farmacia per preparare gli unguenti e gli
empiastri.
RESINA
DI CEDRO DEL LIBANO
Parti utilizzate: resina. Costituenti: olio essenziale (Terpeni).
Proprietà curative: balsamica, anticatarrale, vulneraria.
RESINA
DI PINO
Resina ottenuta dal Pino (Pinus Sylvestris L). Costituenti: olio
essenziale (Terpeni). Proprietà curative: balsamico, anticatarrale.
RESINA
TEREBINTATA
Resina ottenuta dal Pistacius Terebinthus. Costituenti: olio essenziale,
resina. Proprietà curative: rubefacente, vulneraria, anticatarrale.
RICINO
(RICINUS COMMUIVIS L) DELLE EUFORBIACEE
Parti utilizzate: semi. Costituenti: olio lassativo. La fitotossina
presente nel seme non passa nell'olio, per cui esso non è velenoso; tre o
quattro semi di ricino, invece, sono velenosi e possono uccidere un
bambino. L'olio di ricino è usato come lassativo. Proprietà curative:
emolliente e purgativo.
RISO (ORYZA
SATIVA L) DELLE GRAMINACEE
Cereale fondamentale per le civiltà dell'Asia, dal tempo di Alessandro
Magno e noto in Europa come alimento, tuttavia non venne coltivato se non
a partire dall'VIII secolo d.C. quando gli Arabi lo introdussero nella
Spagna meridionale. Il riso greggio è un alimento molto energetico, mentre
il riso bianco è più digeribile, anche se assai meno nutriente, ed è
consigliato ai dispeptici e agli ulcerosi. Il decotto è usato nella
alimentazione dei soggetti defedati, specie in quelli con disturbi
intestinali (colera). Proprietà curative: antidiarroico, emolliente e
ipotensivo.
ROPONTICO
Simile al rabarbaro, è di sapore acidulo, di gusto amaro. Parti
utilizzate: radice. Principio attivo: sostanze amare. Proprietà curative:
astringente.
ROSMARINO (ROSMAREVUS OFFICINALIS) DELLE LABIATE (CHIAMATO ANCHE RAMERINO,
ROSAMARINA, TRFSOMARINO)
In Italia il rosmarino nasce allo stato spontaneo. Sembra che il nome
latino Rosmarinus si riferisca al celeste dei fiori che ricorda il colore
del mare. Agisce sul sistema nervoso, stimola gli astenici, rinfranca la
memoria debole. Parti utilizzate: rami, foglie. Costituenti: pinene,
canfene, tannino, vitamina C. Proprietà curative: antisettico,
antispasmodico, colagogo, diuretico, stimolante, stomachico, tonico e
vulnerario.
RUTA
(RUTA GRAVEOLENS) DELLE RUTACEE
Le parti aeree della pianta sono tossiche; ad alte dosi la Ruta provoca
avvelenamenti anche mortali. Contiene un olio essenziale. Con il nome di
Ruta vengono indicate altre specie, come la Ruta Selvatica (Peganum
Harmala), la Ruta Canina (Galega Officinalis). Parti utilizzate: foglie,
rami. Costituenti: rutina, fucocumarine, pinene. Proprietà curative:
stimolante, antispasmodica, emmenagoga.
SABINA
(JUNIPERUS SABINA) DELLE CUPRESSACEE
Di origine mediterranea, con foglie piccole e ovali. Parti utilizzate:
foglie. Costituenti: mucillagine, vitamine, olio essenziale (sabinene).
Proprietà curative: emmenagoga, vermifuga, ossitocita.
SAGAPENO
Gomma-pianta del genere ferula, dal quale si estrae una resina impiegata
nell'industria farmaceutica. Parti utilizzate: resina. Proprietà curative:
antispasmodico, stimolante, emmenagogo.
SALICE
BIANCO (SALIX ALBA) DELLE SALICACEE
Questo genere botanico comprende circa 200 specie di salici. Quello più
diffuso in Europa è il salice bianco. Una specie coltivata nota è
l'esotico Salix Babylonica, detto Salice Piangente, per la sua
ramificazione decombente. Contiene acido salicilico, costituente della
moderna Aspirina, conosciuta e usata in tutto il mondo. Parti utilizzate:
frutti, foglie, legno. Costituenti: acido salicilico. Proprietà curative:
analgesico, antireumatico, antispasmodico, astringente, emostatico,
sedativo.
SALICORNIA (SALICORNIA HERBACEA)
Erba annuale con fiori verdi. Parti utilizzate: intera pianta allo stato
fresco. Costituenti: colina, betaina, acido ascorbico. Proprietà curative:
diuretica, depurativa.
SALSAPARIGLIA DEL MESSICO (SMILAX ORNATA HOOK. T)
Gli Spagnoli, verso la metà del XVI secolo, introdussero in Europa le
radici di questo arbusto spinoso, credendo di aver finalmente trovato
rimedio valido contro la sifilide.
SALSAPARIGLIA EUROPEA (SMILAXASPERA)
È un ottimo rimedio contro i reumatismi. Parti utilizzate: radici.
Proprietà curative: sudorifera, diuretica, disintossicante.
SANDALO
(SANTALUM ALBUM) DELLE SANTALACEE
Il suo habitat è l'India; il legno e l'essenza del Sandalo hanno grande
importanza nelle cerimonie indù. La medicina si è interessata al Sandalo
solo nel secolo scorso. Si distilla il midollo del fusto (Sandalo
Citrino), che è efficace come antisettico delle vie urinarie. Parti
utilizzate: midollo del fusto. Costituenti: essenza. Proprietà curative:
antisettico urinario.
SANDRACCA (CALLITRIS SANDARACA) DELLE CONIFERE
È una resina estratta da un albero, da cui si estrae una resina utilizzata
per empiastri e cemento dentario.
SCAMONEA (CONVULVULUS SCAMMONIA) DELLE CONVOLVULACEE
Erba perenne dell'Asia Minore. Parti utilizzate: foglie, fiori.
Costituente: mucillagine, vitamine, scamonina. Proprietà curative:
purgativo drastico.
SCIARAPPA o GIALAPPA MIRABILIS DICHOTOMA (EXOGONIUM PURGA) DELLE
CONVOLVULACEE
Pianta dell'America del Sud e della Giamaica. Parti utilizzate: tuberi.
Costituenti: convolvulina e gialappina (glucoside) resina. Proprietà
curative: energetica, purgante.
SCILLA
(URGINEA MARITIMA)
Pianta mediterranea. Parti utilizzate: tuberi della specie bianca dopo la
fioritura. Costituenti: glucosidi cardiaci (scillerina), mucina, tannino,
olio essenziale. Proprietà curative: diuretica, stimola e regola il ritmo
cardiaco.
SCORDIO
(TEUCRUM SCORDIUM)
Erba perenne, le cui foglie odorano di aglio. È diffusa nei luoghi
paludosi ed è utilizzata per le sue proprietà astringenti e conservanti.
Parti utilizzate: sommità fiorite, foglie. Costituenti: principio amaro,
colina, tannino. Proprietà curative: febbrifugo, tonico, vulnerario.
SEDANO
(APIUM GRAVEOLENS) DELLE OMBRELLIFERE (CHIAMATO ANCHE SEDANO A CANNA
PIENA, SEDANO DI RAPA)
Queste specie deriva dal Sedano Selvatico, già conosciuto nell'antichità
fin dal V secolo a.C. L'uso del sedano come ortaggio ha avuto inizio solo
nel Medioevo. Le proprietà sono quelle del sedano selvatico. Il succo
fresco è una bevanda antiastenica e antireumatica. Contiene molta vitamina
E, fattore riequilibratore delle funzioni sessuali. Proprietà curative:
antiastenico, antireumatico, aperitivo, cicatrizzante, diuretico,
risolvente, tonico.
SEDANO
SELVATICO (APIUNI GRAVEOLENS L) DELLE OMBRELLIFERE (CHIAMATO ANCHE APPIO
SALUSTRE, SELLERO, APPIO DOLCE, SÈSANO)
Il nome latino Apium deriva da una parola celtica che significa «acqua»;
infatti questa pianta predilige i prati umidi. La radice entra nella
composizione di uno sciroppo diuretico, detto 'delle 5 radici', insieme
con quelle dell'asparago, del finocchio selvatico, del prezzemolo e del
pungitopo. Parti utilizzate: radice, foglie, frutti. Costituente: olio
essenziale, cumarina, zuccheri. Proprietà curative: carminativo,
depurativo, diuretico, espettorante, febbrifugo, risolvente, stomachico,
tonico.
SEGALE
(SECALE CEREALE L) DELLE GRAMINACEE
Cereale proveniente dall'Asia; il seme macinato può essere panificato
anche mescolato con farina di frumento. Quando la segale viene attaccata
da un fungo, il Claviceps purpurea Tul. (Sclerozo Nero), si parla di
Segale Cornuta. Gli sclerozi altamente tossici provocano nell'organismo
umano un'intossicazione chiamata 'ergotismo'. Parti utilizzate: semi.
Costituenti: proteine, lipidi, vitamine, sali minerali. Proprietà
curative: emolliente, lassativa, remineralizzante, risolvente.
SENAPE
(BRASSICA NIGRA. L KOOCH) DELLE CRUCIFERE
Teofrasto ne parlava quattro secoli prima della nostra era; Columella nel
suo libro De Agricoltura ne ricorda le foglie di queste piante conservate
in aceto come condimento. Il nome mostarda apparve per la prima volta in
un testo del 1288 e si pensa derivasse da mosto-ardente; in dosi moderate
stimola la digestione. I semi sono utilizzati ben pestati e ridotti in
poltiglia come energico rivulsivo in nevralgie ribelli. Parti utilizzate:
semi maturi. Costituente: glucoside azotato (sinigrina) mucillagine,
alcaloide, un enzima (mirosina). Proprietà curative: emetica e revulsiva.
La Senape Bianca (Sinapis Alba L.) è un purgativo.
SENNA
(CASSIA ANGUSTIFOLIA) DELLE CESALPINIOIDEE
È una pianta esotica (Sud dell'India e Somalia) ed è stata introdotta in
fitoterapia dai medici arabi. Rientra in numerosi preparati lassativi e
purgativi. Parti utilizzate: foglie e baccelli. Costituenti: flavoni, olio
essenziale, resina, tannino. Proprietà curative: purgativa.
SENNA
ITALICA (VARIETÀ DELLA CASSIA SENNA ALESSANDRINA L) DELLE LEGUMINOSE
Parti utilizzate: foglie. Costituenti: olio volatile, olio fisso, zucchero
(principio attivo catartina). Proprietà curative: purgante miocinetico
(aumenta la peristalsi intestinale).
SIDRO
Bevanda leggermente alcolica, ottenuta dalla fermentazione dei succhi di
frutta, specie mele e pere; contiene vitamine, sali minerali, zuccheri.
SPIGO (LAVANDULAE
SPICAE VARIETAS) DELLE LABIATE (CHIAMATO ANCHE SPIGO NARDO ITALIANO,
LAVANDA)
Parti utilizzate: sommità fiorite. Costituenti: cumarina, essenza,
sostanza amara. Proprietà curative: coleretico e colagogo.
STORACE
(STIRAX OFFICINALIS)
Si usa la resina, ottenuta per spremitura della corteccia bollita, per il
trattamento di alcune malattie della pelle.
TACAMABACA (CELOPHYLLUM INOPHYLLUM L) DELLE GUTTIFERE (CHIAMATA ANCHE
TACCAMACCA)
Oleoresina bruno giallastra, contenuta in piante di origine diversa, usata
in passato a scopo terapeutico per impiastri e fumigazioni. Parti
utilizzate: resina.
TAMARINDO (TAMARINDUS INDICA L) DELLE CESALPINOIDEE
Si consuma come gelatina, sciroppo o marmellata. Parti utilizzate: polpa
del frutto. Costituenti: cremore, acido tartarico, acido citrico,
mucillagine. Proprietà curative: lassativo, coleretico.
TAMIRIGIA o TAMARICIO SALVATICO (TAMARIX GERMANICA) DELLE TAMARICACEE
(PORTULACHE)
Pianta diffusa nel Mediterraneo e nell'Asia. Parti usate: corteccia della
radice. Proprietà curative: tonica, aperitivo, diuretica, emostatica,
balsamica.
TAPSIA
(THAPSIA GARGANICA) DELLE OMBRELLIFERE
Pianta dei paesi caldi. Parti utilizzate: radice, da cui si estrae una
resina. Costituenti: resina di Tapsia, utilizzate per fare cerotti
medicati (Spara- drappo e Taffettà Rubefaciente). Proprietà curative:
rubefacente.
TEREBINTO (PISTACIA TEREBINTHUS L)
Comune nelle regioni mediterranee. Dal legno per incisione si estrae la
Terebintina, una resina liquida detta anche Trementina di Cipro o di Chio,
usata in passato per la cura delle affezioni bronchiali. Costituenti: olio
essenziale, resina. Proprietà curative: anticatarrale, balsamico.
TIMO (THYMUS
VULGARIS L) DELLE LABIATE
Il timo contiene sostanze molto energiche, tra le quali anche due fenoli:
l'uno, il timolo antisettico, antispasmodico e vermifugo, che fa parte di
numerosi preparati per uso interno ed esterno, l'altro, il caroracrolo,
che è un antisettico molto in uso in profumeria. Parti utilizzate: fusti
fioriti e foglie. Costituenti: oli essenziali, alcol, idrocarburi, resina,
tannino e una saponina. Proprietà curative: antisettico, antispasmodico,
aperitivo, bechico, carminativo, cicatrizzante, coleretico, deodorante,
diuretico, emmenagogo, emolitico, revulsivo, stomachico, tonico e
vermifugo.
TORMENTILLA (POTENTILLA ERECTA L RAEUSCH) DELLE ROSACEE
Pianta con potere astringente che guarisce le coliche, utilizzata per
lungo tempo come antidiarroico, è stata soppiantata dalla ratania. Parti
utilizzate: radice essiccata. Costituente: tannino, tormentolo, pigmento,
amido. Proprietà curative: astringente, cicatrizzante ed emostatica.
UVA
URSINA (ARCTOSTAPHYLOS UVA-URSL L SPRENG) DEILF ERICACEE
Nel XVI secolo la scuola di Montpellier magnificava questa pianta come
diuretica e per le sue proprietà di sciogliere i piccoli calcoli e
disinfettare le vie urinarie. Parti utilizzate: foglie. Costituenti:
tannino, glucosidi, sali minerali, acido malico, citrico e gallico.
Proprietà curative: antisettico, astringente e diuretico.
UVA
PASSITA (VITIS VINIFERA L)
L'uva secca, molto ricca di zuccheri (50-70%), conserva una buona parte di
vitamina A e quelle del gruppo B. È energetica, antianemica e digeribile,
in quanto i suoi zuccheri sono direttamente assimilabili; è consigliata in
caso di sforzo fisico o intellettuale intenso, perché non provoca un
sovraccarico proteico. Ha azione depurativa e disinfettante.
VALERIANA ( VALERIANA OFFICINALIS L) DELLE VALERIANACEE
Nel Medioevo era considerata una panacea e si ritiene che Fabio Colonna,
nel 1592, sia guarito dall'epilessia con l'uso di questa pianta. Quando
non era ancora conosciuto il chinino era utilizzata come febbrifugo, .
Oggi la valeriana è uno dei maggiori sedativi contro gli squilibri
nervosi. Parti utilizzate: rizoma fresco con le radici. Costituenti: oli
essenziali, acido valerianico, alcaloidi. Proprietà curative:
antispasmodica, ipnotica e sedativa.
VERBENA
( VERBENA OFFICINALIS) DELLE VERBENACEE (CHIAMATA ANCHE ERBA CROCETTA,
ERBA GRANA)
Gli antichi Romani la consideravano una pianta sacra, con la quale
intrecciavano ghirlande per incoronare gli ambasciatori e compivano
cerimonie purificatrici degli altari delle divinità. I Celti e i Germani
la usavano per i loro sortilegi. Parti utilizzate: pianta intera.
Costituenti: essenza. Proprietà curative: antinevralgica, antispasmodica,
astringente, febbrifuga, tonica.
VINO (VITIS
VINIFERA L) DELLE VITACEE
Bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del mosto d'uva. L'uva
fresca contiene acqua, glucidi, proteine, potassio e Vitamina A, B1, B2;
l'uva nera contiene gli antociani che sono vasoprotettori. Il vino bianco
è considerato diuretico, il vino rosso è astringente. Un tempo il vino era
utilizzato come anestetico per provocare un ottundimento e poter eseguire
un'operazione chirurgica. Parti utilizzate: acini. Costituenti: pigmenti,
autoceani, flavoni. Proprietà curative: antianemico, antiemorragico,
antisettico, astringente, depurativo, diuretico, ipocolesterolemizzante,
lassativo, stimolante, tonico, vasocostrittore. I vini medicinali si
ottengono per macerazione di sostanze medicamentose, contenenti principi
solubili nel vino. Agli inizi del secolo scorso erano in uso oltre 30 vini
medicinali.
VINO DI
PALMA (RAFIA VINIFERA)
Bevanda leggermente alcolica, ottenuta dalla fermentazione della linfa di
alcune palme del genere Rafia. Era usato come anestetico per i pazienti da
sottoporre a interventi chirurgici.
ZAFFERANO (CROCUS SATIVUS L) DELLE IRIDACEE
È coltivato fin dall'antichità per la sostanza gialla che si ricava dai
suoi stimmi. Parti utilizzate: stimmi. Costituenti: crocina, picrococina,
essenza. Proprietà curative: emmenagogo, ipnotico, sedativo, stimolante,
tonico.
ZOLFO
VEGETALE (LYPOCODIUM CLAVATUM L.)
Pianta erbacea perenne con fusto strisciante. La polvere è costituita da
spore finissime di colore giallo, da cui il nome di Zolfo Vegetale; si
raccoglie in estate. Principi attivi: olio grasso (al 50%), licopodina.
Proprietà terapeutiche: protettivo della pelle, diuretico e antidiarroico.
ZUCCHERO
Sostanza cristallina dolce, bianca o marrone che si estrae dalla
barbabietola o dalla canna da zucchero, ed è usata per dolcificare cibi e
bevande. Per gli organismi viventi gli zuccheri costituiscono la 'moneta
circolante' per il trasporto a distanza di materiale nutritivo
carboidrato, mentre gli idrati di carbonio colloidali (polisaccaridi)
rappresentano la riserva aurea e sono costituiti dal glicogeno. Proprietà
curative: ricostituente, diuretico.
"Glossario dei Termini Medici" SEGUE
>>
|